La differenza tra Utopia irrealizzabile e Visione è il benessere che ne consegue per molti e non per chi la visione ebbe.

Il libro di Vittorio Zucconi “Gli spiriti non dimenticano: il mistero di Cavallo Pazzo e la tragedia dei Sioux”, apre spiragli sulla possibilità reale sia di avere Visioni Illuminanti, sia di gestire il potere senza esserne “sporcati”.

Nella Storia di Cavallo Pazzo, che da piccolo chiamavano Riccetto per i suoi capelli, si legge che il nativo Lakota ebbe visioni e sogni particolari fin da piccolo, cavalcava come pochi, sia a dorso sia a lato del cavallo e indossò sempre e solo una penna rossa e un perizoma.

Arrivò il momento in cui tutte le tribù dovettero affrontare una situazione molto difficile e unica. I nativi avevano già perso terre e libertà, i bisonti morti o spariti in grandi quantità e il freddo in arrivo lì avevano ridotti alla fame; donne bambini e uomini diventavano sempre più fragili.  Alcuni di loro chiesero protezione e cibo agli invasori; altri vollero mantenere vive le antiche tradizioni, il rapporto intenso e speciale con la natura, i riti collettivi perciò non si arresero e rimasero compatti.  Il momento cruciale chiedeva un intervento altrettanto potente e soprattutto un capo di provata virtù e onestà a cui affidarsi.

Cavallo Pazzo, con il dolore nel cuore per la sorte di tutte tribù, il suo popolo, si ritirò presso i monti sacri, luogo ove gli Spiriti comunicavano con gli sciamani, uomini di medicina. In completa solitudine e digiunando, aspettò la Visione dagli Avi.   Quando ritornò presso il suo popolo, spiegò la strategia alle tribù riunite.  Durante i combattimenti, Cavallo Pazzo scampò a tutti gli attacchi, uscendone sempre indenne e mai ferito pur combattendo in prima linea.  Fedele a quanto ricevuto nella visione, teneva una pietra vicino l’orecchio, ed altre protezioni magiche fatte di colori e simboli dipinti.  Tra l’altro, vennero chiamati pellerossa non perché fosse questo il colore della sua pelle, ma perché prima di andare in battaglia, si dipingevano il viso con la terra.

Ciò che stupì tutti, sia i nativi sia gli avversari, fu la sua INVULNERABILITA’ al fuoco nemico.  Divenne una leggenda, chiunque volle conoscerlo, qualcuno invidiava il suo potere, potere di cui mai abusò e tantomeno si vantò.   Fu sempre un po’ strano, taciturno, coscienzioso, integerrimo, prudente, un padre affettuoso che dovette subire la perdita della figlia amata profondamente e morta a causa  delle malattie virali portate dagli invasori.

In cambio del dono della invulnerabilità sul campo di battaglia (e chi non la vorrebbe avere), la Visione gli chiese di non prendere mai nulla per se stesso.  E così fece.   Morì giovane, non in combattimento ma colpito alle spalle mentre era prigioniero.  Nessuno sa dove venne sepolto il suo corpo, di sicuro lo spirito continua ad aleggiare tra le montagne sacre.   A ripensarci ora, mentre attraversavo gli States devo averlo sentito, al tramonto quando il paesaggio si colora di rosso giallo.

Il libro di Zucconi è intenso, scritto bene, avvincente.  A volte rileggo dei brani, mi incanta la vita dei nativi, le relazioni tra bambini adulti e anziani, il rapporto con la natura o i nomi evocanti fenomeni atmosferici, erbe, animali …  Natura e umanità inscindibilmente unite, immensa complessa vita, interdipendenza tra sacro eterno e materia corruttibile. 

La VISIONE o ILLUMINAZIONE non arriva da ragionamenti, dal pensare con insistenza quale sia la soluzione più gratificante o meno nociva.   Cavallo Pazzo, Mosè, Lucia di Fatima, Bernadette, e tutti gli altri “fulminati” ottengono la Visione nella solitudine fisica e interiore, attraverso disciplina e consapevolezza.

Le imprese possibili non necessitano di una Visione, diventa invece obbligatoria quando necessitiamo tutte le energie interiori di fronte ad una situazione completamente nuova che richiede coscienza del pericolo, dei tempi e degli spazi e, non meno importante, coscienza delle forze a disposizione. Perché il coraggio sia tale e non incoscienza del pericolo.

La Walt Disney ha dato memoria e onore a Cavallo Pazzo con il video di animazione SPIRIT.

Cavallo Pazzo e la Visione
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