TORO
TORO

Toro Tenace, artista, diplomatico per realizzare i suoi desideri. Più che geloso è goloso e possessivo. (21 aprile – 21 maggio)

Il mito collega il segno del TORO al potente Giove,  dio dell’Olimpo che assume diverse sembianze pur di realizzare il suo principale desideri cioè sedurre chi trova attraente, piacevole, appetibile.

Dall’elemento Terra assorbe la concretezza, praticità, e soprattutto l’attrazione per ogni piacere sensoriale.

È attratto dalla musica, dalla pittura materiale tangibile che considera anche investimento economico, dalla fotografia che può essere riprodotta in mille modi diversi e sempre molto simile a se stessa, dal teatro dove risuona la voce potente e il gesto corposo. I profumi dei fiori e la frutta appena colta inebriano le sue narici e palato, lo riportano al paradiso delle delizie infantili.

Ha una lunga memoria, soprattutto legata ai primi momenti e incontri di vita tanto da rimanere amico dei compagni di asilo o delle elementari.  Essere cullato da musica e dalle favole o racconti è uno dei sogni nascosti e più profondi di chi si sente Toro.  Anche quando vive in città, cerca il contatto con la natura, coltivando fiori, facendo sport all’aperto e scampagnate appena possibile.

Il toro si riconosce dalla calma quasi lentezza con cui parla, dai momenti di pazienza infinita alternata a sfuriate e collere improvvise se per esempio si sente preso in giro o limitato o se qualcuno lo considera debole e in pericolo: ciò ferisce l’autostima e – sentirsi protetto – gli dà l’impressione di non avere né vigore, né forza e tantomeno libertà di essere sé stesso.

Il toro è legato alla sua terra e possessi, tende a ricreare il gruppo di amici super fidati con cui può scherzare e giocare secondo le sue regole, perché convinto di dover decidere sempre in prima persona per tutto il gruppo, il “suo” gruppo.

Agisce allo stesso modo anche nel lavoro, dove si impegna con proverbiale tenacia e puntando sempre a risultati concreti ma è per lui essenziale creare un gruppo che lo ascolta e rispetta la sua decisione; ci tiene ad avere “voce” e a prendere decisioni, parlando con tono deciso come se possedesse la verità assoluta, anche quando sa benissimo che è un bluff e lui stesso non crede a ciò che sta dicendo.   Ma, l’importante è usare il tono deciso e indottrinare.

Il Toro possiede incredibili doti oratorie; con tono di voce autorevole può raccontare le storie più assurde ed è difficile non credergli per la ricchezza di particolari veritieri o verosimili, la voce impostata da attore consumato, lo sguardo diretto e una nota seducente nella voce.  Molto spesso non parla ma modula la voce come cantasse una operetta, scandisce le parole con ritmo sapiente e armonioso, è melodico e affascinante (dominato da Venere).  Ha la voce del Maestro (perché dominato dalla Luna) e del Professore (dominato anche da Giove).

Può farvi ridere fino alle lacrime, oppure trasmettere angoscia e preoccupazione, oppure inchiodarvi alla sedia mentre recita uno dei suoi monologhi sul comportamento dei suoi amici e sulla potenza della vita, sui cambiamenti economici, su come risparmiare mantenendo però vivi i vizietti privati.

C’è, in ogni toro, la tendenza a dirigere, a concentrare il potere su di sé, perché solo il possesso lo fa sentire responsabile e lo spinge a lavorare con tenacia, pazienza infinita, amorevolezza.  E’ un po’ dittatore, ma è convinto di farlo per il bene di tutti.

Non tutti i toro sono uguali.   Spesso, chi nasce nel periodo del Toro, ha pianeti nel vicino segno dei gemelli, per cui risulta essere rapido nell’assorbire ed elaborare le informazioni che riceve dall’ambiente molto vicino.  Oppure ha pianeti in Ariete, per cui è deciso, coraggioso, intraprendete e cambia facilmente abitudini. sicuro.   Chiunque sia nato nel periodo del toro, dà una impressione di solidità fisica e resistenza alle malattie, salvo una debolezza alle corde vocali che spesso rafforza cantando, meglio se in coro perché la compagnia lo rassicura e lo stimola a dare il meglio.

Per mandare in bestia il toro, basta togliergli le riserve, dilapidare i suoi risparmi, intaccare le sue scorte e risparmi.  Ogni toro ha qualche vizietto e non è assolutamente disposto a rinunciarvi, magari è la musica e guai a perdergli il suo “pezzo unico”; oppure la cioccolata che nasconde per i momenti tristi o, per la grande occasione nasconde una bottiglia di vino corposo, genuino, fatto con i vecchi metodi e da uve di vigneti doc.

Al posto dello champagne e ostriche o di un concerto del cantante di ultima hit, preferisce una cena in trattoria o a casa di amici, o il musical classico visto e rivisto in televisione e dal vivo.  La ripetizione non lo stanca, anzi, rafforza il legame, lo tiene avvinto come l’edera: al toro basta poco per sentirsi felice e lo sa. Ma deve sentire quel poco completamente suo, poi potrà anche condividerlo.

Il toro è noioso? Per qualcuno si.  Però, anche alla millesima replica, riesce a tenere con il fiato sospeso, o frantuma i calici con i suoi acuti.

Avido? No, piuttosto oculato nelle spese, ma può farvi spendere più di quanto potete per il suo e vostro piacere.  Difficilmente chiede, ma sa come portarvi a dare. O a dire.

È un amico affidabile? In assoluto si.  Questo non significa che potete giostrarlo come volete. Ha una memoria di ferro, occhi di aquila, orecchie affinate: prima di dare la sua amicizia ci vuole tempo, e dovrete dimostrare di sapere come va il mondo, dimostrando anche che non gli farete perdere tempo e neppure denaro.

Dimentica? Mai. Rumina in silenzio. Dice che il passato è passato, ma non scorderà mai un torto.

Troppo materialista? No, ci prova ma non riesce.  Prima o poi si accorge che la sua missione in terra non è mantenere chi ama sotto controllo, neppure tenere gelosamente per sé quello che possiede, e tanto meno diventare ricco per sentirsi così forte e sicuro, solido.  Ad un certo punto, scopre che esiste più di una realtà, quella spirituale, psichica, universale cioè in una parola Realtà Cosmica. Quando vede questo cosmico dentro la materia che maneggia così bene, ecco che la creta diventa vaso, il marmo parla, il suo cuore diventa leggero, libero e il Toro stesso si diverte come un torello fuori dall’arena.

TORO E ALTRI SEGNI

Al toro piace vivere a contatto con la natura come la Vergine, è influenzato emotivamente dai cicli della luna come il Cancro, ama la buona tavola come i Sagittari, è romantico, geloso e goloso come i Pesci.

Astuto come l’Acquario, è però  più trasformista e meno inventivo.

Con il segno della Bilancia condivide uno spiccato senso estetico ed artistico, ma è più materialista e concreto.

E’ lento a prendere decisioni, in questo simile al Capricorno, ma è più stabile e abitudinario.

Idealista, diretto, tenace come l’Ariete, interiormente il toro è meno sicuro delle proprie capacità.

Dei Gemelli può apprezzare la parlantina leggera, ma non ama quando non arrivano al sodo.

Il Leone gli ricorda troppo i doveri famigliari e lo fanno sentire imbrigliato.

Attratto e ribelle come lo Scorpione, alla lunga si stanca perché lo Scorpione è complicato, leggermente masochisti, troppo concentrato sul potere per godersi i piaceri immediati e semplici che la vita offre.

Il sole transita in TORO tra il 21 aprile e 21 maggio (la data può variare di un giorno a seconda degli anni).  Il Toro influenza chi ha Venere congiunto all’ascendente o se Venere riceve molti aspetti da altri pianeti, chi ha tre o due pianeti in casa seconda, chi ha ascendente o luna in toro.

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

Don`t copy text!